Non a caso ho scelto questo preciso titolo all’articolo che state leggendo.
Quando si parla della paura di sbagliare di fronte ad un “compito” occorre quantificare tale emozione. La paura infatti può essere una reazione utile a rendere le persone più meticolose nel portare a termine la prestazione e nel considerare ogni aspetto necessario per ottenere un buon risultato.
Tuttavia, la persona impaurita può sentirsi bloccata nell’esecuzione della sua prestazione e sentirsi terrorizzata. Cosa succede in questo caso? Molto probabilmente ciò che lei si ripeterà, nella maggior parte dei casi inconsapevolmente, sarà “non sarò all’altezza”, “non ce la farò mai”, “verrò punita per un risultato sbagliato”. Allora, il soggetto in questione, criticandosi duramente, si sentirà risucchiato dal vortice della paura e chiaramente non riuscirà a pensare a nulla se non al fatto che non ce la farà mai; forse avrà un attacco d’ansia e molto probabilmente non raggiungerà un buon risultato ed ecco che il cerchio si chiude: “è proprio vero, sono incapace”.
Ora vi rivolgo delle domande sperando che siano fonte di riflessione e spunto per un eventuale processo di cambiamento:
avete notato ciò che dite a voi stessi quando percepite molta paura di sbagliare? Il messaggio che ripetete quanto e come è legato alla vostra storia? Continuando a criticarvi duramente senza darvi possibilità pensate di ottenere un buon risultato?
Buona scoperta.